Abbazia di Montelabate
La più antica testimonianza dell’insediamento benedettino risale al 993, anno in cui un certo Giovanni di Gregorio donò una parte consistente di terreno ai monaci del Monastero di S. Maria di Valdiponte, detto Montelabate.
L’anno di costruzione dell’Abbazia è incerto, anche se già nel 1030 Giovanni XIX ordinò la riparazione del monastero, seriamente danneggiato. Nel 1230 venne ricostruito il chiostro, forse abbattuto durante una scorreria dei Saraceni. Nel 1281 l’abate Trasmondo riedificò la chiesa sulle rovine della precedente e la ornò con dipinti pregevoli. La cripta a tre absidi, parte più antica dell’intero complesso, è posta sotto al presbiterio della chiesa superiore e risale al IX secolo. La chiesa superiore ha forma rettangolare, divisa in quattro navate di due campate ciascuna e presenta colonne romane e alto medievali con capitelli cubici e bassorilievi a motivi vegetali.
Il rosone sulla facciata fu scolpito nel 1302 su ordine dell’abate Uguccione Monalducci da Perugia.
Dall’Abbazia dipesero possedimenti vastissimi: circa 20 castelli e 30 chiese parrocchiali.