Fratticiola Selvatica

Fratticiola Selvatica

Già detta Fratta o Fratticciola Cordicesca, toponimo di probabile origine longobarda, il nome attuale Selvatica è legato forse alla sua localizzazione in una zona estremamente boscosa. Il ritrovamento di reperti bronzei e di strutture murarie di antica fattura indica la presenza di insediamenti abitativi già in epoca arcaica. In epoca medievale fu un castello fortificato, posto al confine del territorio perugino, e nel 1216 venne conquistato da Gubbio. Fortificato ed armato nel 1312 dal Comune di Perugia, alla fine del secolo venne conquistato dal Guidalotti e poi demolito dai popolani nella lotta tra il Papato e Perugia. Riedificato con dimensioni più modeste nella prima metà del XV secolo, rimase a lungo isolato dalle principali vie di comunicazione. La Chiesa di S.Maria delle Grazie, la cui esistenza è documentata fin dal ‘300, è tuttora visibile all’esterno delle mura. La Chiesa, un tempo dipendente dall’Abbazia di Monte Acuto e poi data ai Cavalieri di Malta nel 1580, conserva dipinti di Fiorenzo di Lorenzo. San Pietro, attuale Chiesa parrocchiale ad una sola navata il cui campanile è ricavato da una delle antiche torri, conserva lo stemma dei Cavalieri di Malta, cui fu assegnata dal 1580 al 1927, anno in cui tornò sotto il Vescovato di Perugia.