Palazzo del Podestà
(o dei Priori, o Pretorio)

Iniziato nei primi mesi del 1348, è gemello dell’altro di fronte ed insieme alla piazza che li unisce, rappresentano una straordinaria ed ambiziosa opera urbanistica-architettonica, immaginata e realizzata da un popolo libero, artefice della sua storia. I rapporti proporzionali usati nella singolare costruzione rispettano i moduli classici basati sui rapporti del “rettangolo aureo”. L’opera è in parte incompiuta, manca, infatti, un’ala realizzata fino a livello della piazza, tant’è che lungo gli spigoli dell’edificio prospiciente il Palazzo dei Consoli, sono chiaramente visibili sulla pietra gli attacchi per continuare l’opera. Originale è la sua struttura perché si regge, con eccezionale equilibrio, sui muri laterali e su un unico pilastro centrale ottagonale, che si apre a giglio per reggere i piani, e poggiante a sua volta su un arco sfalsato. Ora è sede dell’Amministrazione Comunale. L’ampia sala più in alto, detta “la larga”, è stata utilizzata fino all’ottocento come prigione. La struttura in laterizio che interrompe la cromia dei conci trecenteschi è stata aggiunta nel sec. XVIII.